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S. APOLLINARE

Il borgo si trova ad un’altitudine di 266 m,a breve distanza dalla via di settevalli proveniente da Perugia, ed è abitato da 61 residenti (dati ISTAT 2001). Il paese gode di un’ottima vista sulla valle del fiume Nestore. Il borgo possiede numerosi resti antichi:

-Il piccolo CASTELLO di poggio.

Esso è posto in vicinanza di un antico insediamento benedettino, dal quale trae origine. L’abitato è perfettamente conservato ed è di grande interesse per le tipologie originali che conserva.
Fu costruito a scopo difensivo intorno al X secolo con il nome custis Marie Apollinaris. Intorno al 1030/1040 il castello venne donato all’abbazia di Farfa e da questa, nel 1118, passò al monastero di San Pietro di Perugia. Agli inizi del XIV secolo il convento venne fortificato , in quanto costituiva un importante punto strategico di difesa verso Todi.
Nel 1416 venne assediato e saccheggiato da Braccio Fortebraccio sconfitto dai perugini. A partire dal 1227, fino al 1770, appartenne alla famiglia perugina dei Graziani-Pellini.
Ora è di proprietà della Facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Perugia, un’ ente statale che gestisce l’ex patrimonio Benedettino.

-La Rocca, antica Abbazia benedettina.

La Rocca di Sant’Apollinare è un piccolo castello fortificato che sorge su un crinale di una collina in località, a poca distanza da Marciano. La costruzione è dominata da un’elegante cassero merlato alla guelfa e sorretto da beccatelli (archetti con funzione di sostegno). Tutt’intorno si dispongono le mura sulle quali si aprono le porte d’ingresso al Castello. Essa venne costruita per difendere la limitrofa Abbazia benedettina dedicata allo stesso santo.
La Rocca e L’Abbazia compaiono per la prima volta nei documenti intorno al 1030, quando vengono donate ad un certo Ugone all’ ‘Abbazia di Farfa nella Sabina. A questa rimasero fino al 1118, successivamente venne date in enfiteusi  al Monastero benedettino di San Pietro di Perugia.
Nei primi anni del XIV vennero costruite le mura di difesa e fu lì che prese le sembianze di un vero e proprio castello. Nel 1411 venne occupata da Fortebraccio che, dopo aver fallito contro Perugia l’incendiò. Nonostante questo a distanza di tempo la Rocca si ripopolò.
Attualmente la Rocca appartiene alla Facoltà di Agraria dell’Università. L’Abbazia è oggi abitata da una comunità religiosa.

Testo di Veronica Blasco, Miryam Keller, Joana Andri, Mounia Taoufiqui

 

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