![]() |
LA TORRICELLA |
Da descrizioni antiche e dalle mappe del Catasto Chiesa del 1729 risulta che fra gli edifici dell’appezzamento Torricella c’era una “torre o fortilizio” con contrafforti e fossato, il che ci consente di stabilire che con ogni probabilità si trattava di un edificio con funzioni difensive, forse risultante da un castrum o da una torre di età medievale da cui deriva il toponimo. Il documento più antico che attesta la proprietà del fortilizio alla famiglia Cantagallina è del 9 novembre 1604. Prima del 1672 Girolamo Cantagallina, figlio di Fulvio, trasformò l’edificio cum fortilizio della Torricella in dimora di villeggiatura di campagna. Dopo questa trasformazione la villa Torricella diventa una dimora adeguata a concorrere con le belle case dei dintorni. Ciò è attestato dalla relazione del 26 aprile 1672 del vescovo Luca Alberto Patrizi in visita pastorale nel Contado di Porta Eburnea. Il vescovo ricorda infatti di essere stato accolto in amplis et amenis aedibus Dominorum Cantagallina ed ospitato succulenter et generose. La cappella è stata edificata nel 1680 e la prima notizia documentale della cappellla è del 1705, quando il vescovo Antonio Felice Marsili la visitò e la trovò “adorna e ben provvista”. Nel 1606 o 1607 la Torricella passò ad Ippolito della Corgna perché la figlia di Girolamo Cantagallo, Olinda, aveva sposato Ippolito nel 1704. La Torricella fu venduta alla famiglia De Fonseca nel 1934. |
© 2006-2011 Associazione Contado di Porta Eburnea. Tutti i diritti riservati. |