Dichiarazione di notevole interesse pubblico dell'area del Contado
Il 30.12.2009 l’associazione ha inoltrato alla Soprintendenza per l’Umbria del Ministero della Cultura un documento di 37 pagine contenente la proposta di dichiarare circa 100 km quadrati del Contado di Porta Eburnea di “Notevole Interesse Pubblico” in base al D. Lgs. nr. 42/2004. Questa dichiarazione viene spesso chiamata impropriamente “Vincolo Paesaggistico” e anche noi la chiameremo così. Il documento inoltrato alla Soprintendenza che trovate qui sotto in allegato conteneva diverse appendici, di cui una storica e una sull’ecosistema, che trovate anche in allegato.
L’obiettivo della richiesta di vincolo è quello di proteggere la natura, l’ecosistema, i paesaggi, le cappelle affrescate e le numerose dimore storiche presenti nell’area, quasi una per km quadrato, dalla costruzione incontrollata di palazzi moderni e villini a schiera e dall’inquinamento come quello causato dal biodigestore di Olmeto. Negli anni si è presentato anche il rischio di costruzione di inutili megaimpianti di smaltimento dei rifiuti lungo il corso del fiume Nestore.
Dopo lo spostamento degli ospedali universitari di Perugia, i più grandi dell’Umbria, dal centro della città alla sua periferia sud-occidentale in direzione del territorio del Comune di Marsciano, la pressione edilizia sul Contado è aumentata notevolmente e al alla maggioranza che reggeva il comune era venuta l’acquolina in bocca al solo pensiero di raddoppiare i metri cubi costruiti e la popolazione del comune. Si notò allora infatti una allarmante tendenza a voler costruire palazzi nuovi di 4-5 piani in aperta campagna invece che preferire il restauro e risanamento conservativo di dimore storiche e di borghi medievali. Uno dei motivi di questa preoccupante tendenza è che il costo a mq del restauro è più alto, soprattutto se fatto bene, e che i margini di profitto delle imprese sono molto inferiori.
Su consiglio del Ministero della Cultura la proposta iniziale di vincolo paesaggistico è stata poi da noi riformulata riducendone l’estensione da circa 100 a circa 58 km quadrati. Tale notevole taglio di ben il 40% ha però creato una incongruenza con la teoria dei paesaggi perché in molte valli abbiamo dovuto fissare i confini a fondo valle invece che sui crinali.
Il 27.5.2015 il Ministero ha finalmente avviato le pratiche perché il vincolo diventasse legge inviando ai comuni interessati e alla Regione Umbria una bozza di decreto di vincolo paesaggistico che trovate qui in allegato. Tuttavia la trasformazione in legge della bozza è stata bloccata dal fatto che il Comune di Marsciano e la Regione Umbria, ma non il Comune di Perugia, sono andati in causa al TAR conto il Ministero della Cultura. La associazione è intervenuta in questa causa “ad aiuvandum” a favore del Ministero, anche se riconosce che in effetti la bozza è un po' troppo severa, almeno in alcune sue parti. Dopo alcune udienze l’allora Sottosegretario del Ministero competente per i paesaggi e per le dimore storiche ha deciso di rinunciare a trasformare la bozza di decreto in legge perché si poteva incorporare la tutela del Contado nel piano paesaggistico dell’Umbria (PPU) che era allora di imminente promulgazione. Ma dopo 8 anni è ancora in alto mare.
Uno degli obiettivi della associazione è di contribuire alla riformulazione della bozza di decreto e di attenuarne le parti troppo vincolanti. Fatto ciò è nostra intenzione ripartire all’attacco con la richiesta al Ministero di appore un vincolo in base al D.Lgs. nr. 42/2004, senza aspettare il PPU, che non si sa quando sarà promulgato e di quanto saranno rese meno efficaci le norme relative alla nostra zona.
Proposta del 30.12.2009
Bozza di provvedimento del 25.5.2015
Osservazioni del Comitato di Olmeto del 6.11.2015
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